Siete in trasferta a Gaeta per un giorno e non avete idea di cosa vedere? Ecco a voi la nostra personalissima lista dei 10 luoghi (essenziali) da vedere a Gaeta in un giorno!

Che la vostra vacanza a Gaeta duri un giorno oppure 15, non potete lasciare la città senza aver visitato i suoi luoghi più importanti!

Campanile della cattedrale

Svetta maestoso su Gaeta Medievale, il campanile della cattedrale in pieno stile normanno-moresco.

Con i suoi 57 metri d’altezza è considerato uno dei monumenti più importanti della città.

Costruito tra il 1148 e il 1279 da Nicola d’Angelo, su una base costituita dalle pietre dell’antico mausoleo di Lucio Sempronio Atratino, è costituito da tre piani sormontati da una piccola cupola con una croce di ferro all’apice.

Al suo interno sono custodite diverse opere di epoca romana: colonne, sarcofagi, due bassorilievi marmorei che raffigurano la storia biblica di Giona e la balena.

Attualmente il campanile è annesso alla Cattedrale di S.Maria Assunta in Cielo.

Per Info e orari d’apertura, clicca qui!

Campanile della cattedrale di Gaeta

Cappella d’oro 

Da una piccola porta comunicante con la sacrestia della chiesa della SS. Annunziata, si accede alla cappella dell’Immacolata Concezione e fin da subito si entra come in un’altra dimensione.

 Completamente ricoperta d’oro zecchino e di opere d’arte, una volta entrati avrete modo di ammirare l’intero ciclo di dipinti riguardanti la vita di Gesù e della Madonna interamente realizzati da Gianfilippo Criscuolo nel 1531.

Il quadro dell’Immacolata Concezione è stato dipinto invece da Scipione Pulzone.

Si dice infatti che, proprio qui,  l’8 Dicembre 1854,durante il suo ritiro forzato a Gaeta mentre era in preghiera, Papa Pio IX istituì il dogma dell’immacolata concezione.

Persino Papa Giovanni Paolo II ha visitato la cappella durante una visita pastorale a Gaeta!

Da circa 10 anni, alla Chiesa dell’Annunziata è stato riconosciuto il titolo di “Santuario Gemellato” con il santuario di Nostra Signora di Lourdes.

Se volete appagare i vostri occhi e lo spirito, la cappella d’oro fa per voi!

E’ possibile visitarla tutti i giorni! Dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 17:00 alle 20:00

Cappella d'oro

Batteria La Favorita

Anticamente Gaeta era protetta da imponenti fortificazioni bastionate in modo tale da attutire i colpi di arma da fuoco provenienti dal mare.

L’ex terrapieno del “Corpo Guardia La Favorita”, fu di estrema importanza durante il periodo di dominazione spagnola iniziato nel 1504.

Due anni dopo la città, completamente nelle mani degli spagnoli, fu visitata dal re Ferdinando Il Cattolico. In quesa occasione occasione il re designò un piano per cingere la città con nuove fortificazioni contro i possibili attacchi nemici. Il progetto fu ultimato da suo nipote, l’imperatore Carlo V.

Tra il 1516 e il 1538 furono costruiti diversi bastioni sormontati da una batteria di cannoni fra questi, l’unico rimasto ancora a Gaeta è il bastione con la batteria “La Favorita”.

E’ possibile visitare il bastione di Gaeta solo il sabato dalle ore 18 alle ore 21.

Bastione La favorita

Tempio di S.Francesco

Secondo le fonti fu proprio lo stesso San Francesco a dimorare in questo tempio nel 1222!

Anticamente il tempio non era altro che una semplice struttura tipicamente francescana fino a quando, nel 1285, il re Carlo d’Angiò ampliò la chiesa ed il convento. 

Durante le invasioni napoleoniche, il convento venne tolto ai francescani e la chiesa cadde in rovina fino al 1848, quando, per volere del Papa Pio IX, Fernando II provvedette al restauro del tempio.

Considerata la chiesa più imponente ed elegante di Gaeta, consta di ben 3 navate, di cui la centrale è lunga circa  72 metri!

Esternamente è stata finemente decorata con ricche guglie e ricami mentre al suo interno possiamo contemplare diversi dipinti provenienti dalla collezione reale di Capodimonte.

Per arrivare alla chiesa a piedi bisogna percorrere una lunga scalinata, ma una volta arrivati in cima, la vista che avrete conpenserà ogni fatica!

Tempio di San Francesco

Castello Aragonese

Leggermente più in alto rispetto a quello Angioino, il castello aragonese fu fatto costruire dall’imperatore Carlo V durante l’opera di rafforzamento delle mura difensive gaetane.

Proprio in questo edificio che, nel 1870, fu imprigionato Giuseppe Mazzini.

Attualmente è la sede della scuola nautica della Guardia di Finanza.

Castello Aragonese

Castello Angioino 

 Costruito probabilmente tra il VI e VII secolo durante la dominazione francese degli angioini, il castello angioino fu dimora per il re Federico II di Svevia durante gli scontri con il papato, il re  proprio qui lo rafforzò con le fortificazioni intuendone la strategicità.

Fino a qualche anno fa, nel castello vi era il Carcere Militare di Gaeta ma attualmente rappresenta una sede distaccata dell’università di Cassino

Porta Carlo III

Correva l’anno 1740 e il re Carlo III di Borbone ordinò la costruzione di altre mura difensive per la città di Gaeta, per rinforzare i bastioni ed il porto.

La porta Carlo III fu ricostruita dunque nel  1811 con un ponte in muratura.

Porta Carlo III

 

Grotta del Turco

Ai piedi della montagna spaccata, in una delle tre spaccature, vi è la Grotta del Turco.

Il nome deriva dal suo utilizzo durante il ducato di Gaeta, infatti in questo periodo la grotta avrebbe offerto riparo ai pirati Saraceni.

Trecento gradini portano alla meravigliosa grotta a livello del mare, ma purtroppo sono praticabili solo 60.

La grotta del Turco vi lascerà sicuramente senza fiato per la sua immensa bellezza! 

Grotta del turco

Montagna Spaccata

Situata versante occidentale di Monte Orlando, la Montagna Spaccata è un altro posto da non perdere a Gaeta.

Il nome della Montagna Spaccata nasce dalle tre spaccature della montagna avvenute, secondo la tradizione, a seguito della morte di Cristo.

50 E Gesù, emesso un alto grido, spirò.
51 Ed ecco il velo del tempio si squarciò in due da cima a fondo, la terra si scosse, le rocce si spezzarono” Matteo 27,50-51

Senza ombra di dubbio è una delle attrazioni più suggestive della città ma anche un luogo di culto molto frequentato.

Scendendo infatti 35 gradini dal Santuario della Santissima Trinità, troverete la Cappella del Santissimo Crocifisso, meta di frequenti pellegrinaggi.

 Tra i più “famosi” pellegrini che si ritirarono nella cappella in preghiera, troviamo Papa Pio IX, Ferdinando II di Borbone, e il religioso Filippo Neri.

Ricca di mistero e fascino è impossibile non notare l’impronta di una mano e la relativa scritta in latino incisa sulla parete rocciosa.

Secondo la leggenda, un marinaio turco non credeva nelle origini sacre delle tre fenditure della Montagna Spaccata. Appoggiandosi alla roccia che miracolosamente divenne morbida con la sola pressione della sua mano.

La leggenda è anche riportata a pag. 66 del libro “Breve descrittione delle cose più notabili di Gaeta. Citt à antichissima, e fortezza principalissima del regno di Napoli. Secondo le notitie istoriche raccolte dal sig. D. Pietro Rossetto” 1690 (è possibile leggere gratuitamente il testo completo qui)

Poco doppo sopra la Cappella sudetta stava un’huomo a contemplar l’apertura del Monte, sentendo dire da’ circostanti, che ‘l Monte s’aprì nella morte di Cristo, disse, toccando il Monte, tanto è vero quel che dite, quanto, che questo Monte s’ammollisca, e riceva l’impressione della mia mano. Il monte si rese tenero alla durezza dell’incredolo, e ricevè l’impressione della destra.

La Leggenda di Gaeta della Mano del Turco

La scritta in latino infatti, recita in questo modo: “Un incredulo si rifiutò di credere ciò che la tradizione riferisce, lo prova questa roccia rammolitasi al tocco delle sue dita”.

Montagna Spaccata Gaeta

 

Mausoleo di Lucio Munazio Planco

Rimanendo sempre a Monte Orlando, il nostro viaggio giunge al termine con il Mausoleo!

Il mausoleo è un monumento sepolcrale costruito intorno al 22 a.c.

La parete esterna del monumento è alta circa 11 metri ed é costituita da grandi blocchi di pietra, mentre internamente troviamo l’opus reticulatum tipicamente romano.

Ma chi era Lucio Munazio Planco?

Nato a Tivoli, Lucio fu uno stretto collaboratore di Cesare e grande amico di Cicerone.

Tra le sue gesta ricordiamo la fondazione delle città di Basilea e Lione.

Da grande ammiratore del golfo di Gaeta, fece costruire la sua villa e il mausoleo nel punto più alto della città,nell’odierno monte Orlando.

Mausoleo Lucio Munazio Planco

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