Il territorio

Il Papardò sorge in un lembo di spiaggia che è la Spiaggia dell’ Arenauta. Tra i litorali più suggestivi del Lazio qui, da sempre, prestiamo la massima cura e attenzione al territorio diventandone i custodi e promuovendone le bellezze. Ma cosa succede quando l’estate lascia il posto all’inverno? Il Papardò non va certo in letargo! Curiamo e coltiviamo i terreni in perfetta sintonia con il ritmo delle stagioni. Anche quest’anno, a ottobre, ci siamo dedicati alla raccolta delle olive.

 

Spiaggia dell’ Arenauta vista dal Papardò

La raccolta

Siamo maestri di un rituale che si perpetua da oltre vent’anni. I nostri ulivi si estendono lungo un’area di due ettari. Alcuni alberi conservano una memoria centenaria e ancora oggi regalano le olive di Itri: piccoli gioielli di artigianato naturale. Il prodotto finale è un’incredibile e aromatico oro giallo. Ben 200 litri! Perché ci siamo dedicati proprio a questa tipologia di cultivar? Le olive, quelle buone, non sono di Gaeta, contrariamente a quanto il nome con cui vengono commercializzate lascia intendere. La loro origine invece è dei terreni itrani, località del basso Lazio. Si tratta di un prodotto DOP come viene spiegato dalla Fondazione Qualitativa

Le olive

L’oliva Itrana è caratterizzata da un colore violaceo ed è indicata per la produzione dell’olio ma è anche ottima a tavola. Dal gusto inconfondibile, tanti sono i modi in cui viene consumata: quelle raccolte a fine ottobre primi di novembre sono messe in salamoia per essere mangiate in insalata, in accompagnamento di carni, nel sugo per la pasta o come condimento del baccalà. Noi, ne ricaviamo un olio intenso e delizioso, ottimo per condire a crudo per carpire tutte le sfumature di un prodotto buono, genuino e naturale.

 

Le nostre olive di Gaeta

Curiosi di provarlo?

 

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